Storico rinvio della Fiera del Levante

BARI – L’85° edizione della Nuova Fiera del Levante è stata rinviata al 2022, dato che oltre la metà degli espositori contattati per la campionaria hanno declinato l’invito.
La società concessionaria dell’organizzazione degli eventi nel quartiere fieristico ha, però, confermato il calendario delle fiere specializzate in programma nel quartiere fieristico di Bari tra il secondo semestre del 2021 e il primo semestre del 2022.

La società spiega che è stata “una decisione essenzialmente legata alla scarsa adesione delle aziende per le difficoltà finanziarie, per la mancanza di materie prime e di prodotti disponibili, in conseguenza delle ripetute restrizioni adottate dai governi per contenere la pandemia. Un quadro che rispecchia perfettamente la situazione in cui versano migliaia di piccole e medie aziende/imprese in grandissima difficoltà”.
In aggiunta, la società concessionaria ha dichiarato che persiste “il timore di non poter rispettare impegni a lungo termine in considerazione delle variabili dovute all’andamento dei contagi da COVID/Variante Delta, oltre a tutte le problematiche sull’utilizzo del Green Pass. Rinviare la Campionaria è un atto dovuto che si compie nel rispetto di chi aveva deciso di esserci, ed a cui non si vuol chiedere di aggiungere alla fiducia un rischio”.

Il Sindaco di Bari Decaro ha commentato il pit stop della Fiera dichiarado che “ad oggi la priorità di tutti è salvaguardare e tutelare la salute dei cittadini e sostenere le aziende nell’attività di ripresa. Purtroppo nonostante il processo di ripresa in corso – afferma il Sindaco – le difficoltà che in questi mesi hanno vissuto le imprese sono reali e tangibili su diversi fronti e la mancata partecipazione all’appuntamento della Fiera del levante e ad altre fiere nazionali è uno di questi. Le incognite legate all’emergenza pandemica sono ancora tante e la stretta del Governo, che ancora è in via di definizione, non permette una serena programmazione di tante attività”.
In ogni caso, il Sindaco conclude sostenendo che per il Comune di Bari la mancata edizione della Fiera significa perdere un’occasione importante di visibilità e di crescita economica oltre che un appuntamento identitario che nel corso dei decenni ha caratterizzato la vita sociale e commerciale della città.

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