NOCI – Domenica 11 agosto 2019, presso l’anfiteatro ex piscina comunale, è andata scena la rassegna “Tagliacorto”, con la proiezione di cortometraggi prodotti in un periodo di tempo compreso tra il 25 luglio e il 9 agosto. La serata è stata presentata dal comico inglese Clive Griffiths, ormai conduttore fisso di tutte le edizioni della manifestazione ed è stata dedicata a Tiziano Laera, giovane nocese appassionato di cinema, scomparso quest’inverno prematuramente.
I criteri per partecipare al concorso erano i seguenti: almeno due scene dovevano essere filmate a Noci e una delle scene doveva essere girata presso l’Edy bar. Inoltre dovevano inserire nella pellicola un attore della scuola di teatro “Rainbow” di Monopoli, alla quale era già stato affidato un personaggio. Infine, anche se facoltativo, era previsto l’inserimento di una morale sulle fake news o comunque un riferimento alle notizie fasulle.
Ben 12 i gruppi partecipanti. Il primo corto in scena è stato quello dell’“Associazione culturale Puglia bella”, dal titolo “Le pecorelle smarrite”. Il filmato presente la storia di un prete che deve fare i conti con una ragazza che si vuole allontanare dalla chiesa a causa della poca serietà e dei continui chiacchiericci delle compaesane durante lo svolgimento della messa. Lo stesso regista del video ha rivelato, durante la serata, l’importante morale, ovvero che “bisogna essere pastori di noi stessi e di tutti”.
Il secondo gruppo, denominato “Film studios”, ha proposto il corto “Reconnect” molto apprezzato dal pubblico: la storia futuristica di un mondo fatto esclusivamente da tecnologia. Da un sistema operativo attivo nel cervello, alla necessità di “riconnettersi” con la vita vera, che sta oltre i display e vive tra le persone, la natura ed i sentimenti.
Il nome del terzo gruppo invece è “Ventidue.tv” che con il loro cortometraggio “Il figlio della mamma” hanno toccato molti temi quali le bufale riguardanti gli zingari che rubano i bambini e il problema della mancanza di indipendenza da parte di figli, anche molto grandi di età, sempre protetti dalla mamma. Il regista ha inoltre affermato “volevamo con questo corto anche ribadire il fatto che come succede spesso con i riti religiosi, è la collettività a rendere vero un fatto, non il fatto in sè”.
Il quarto gruppo, “I fratelli Lumière” è autore del cortometraggio “Panzereight express”, un filmato molto introspettivo, adatto ad un pubblico più maturo proprio perché non molto semplice da capire. Lo stesso presentatore infatti ha chiesto spiegazioni al regista ed egli ha risposto “abbiamo voluto renderlo meno strabiliante poiché il nostro corto lo volevamo come un panzerotto, semplice fuori ma dentro molto succoso)”. L’idea di base è, insomma, la necessità di non aspettare che qualcosa ti succeda. Il video inoltre è stato girato sulla scalinata della stazione non per caso ma per omaggiare i fratelli Lumière dai quali il gruppo ha preso il nome.
A seguire i gruppo: “Gli effetti del feudalesimo sulla gente” con il suo simpatico corto “Succo di zucca” , con giovani protagonisti che, nonostante la semplicità dei mezzi, hanno voluto lanciare un messaggio di ricerca del senso della vita con toni divertenti. Anche il corto de “I fugaci”, con il loro cortometraggio “Ci scappa il morto” hanno saputo divertire il pubblico.
Più profonda e culturalmente di livello più alto è il cortometraggio “Be brave” degli “The hateful eight”, la cui citazione ad Antigone non è stata molto apprezzata dal pubblico, probabilmente perché non captata. A loro il premio per il miglior inserimento dell’attore della compagnia teatrale di Monopoli. Molto apprezzato è stato invece il video de “i 70015” chiamato “I’nusce” cortometraggio che porta a riflettere intensamente su chi siamo e chi vogliamo apparire agli occhi degli altri, nel dilemma classico tra essere e apparire. E al di là della apparenze intendeva spingersi anche “Elle”, il cortometraggio di “Cinematica Team” che ha affrontato il tema dell’amore e dell’omosessualità.
“Nux erit”, il video di Agricultura invece è stata una rivisitazione di ritorno al futuro basato sulla storia di Noci. Altrettanto originale “La stanza degli autori” dei “bufu_777” che ha spostato la prospettiva in un dietro le quinte ricco di spunti riflessivi, conquistando il premio della giuria. Innovativo anche “Notus” de la “Spirale”, che con una formula fresca e divertente ha toccato tematiche di stringente attualità e si è aggiudicato il premio per il miglior hashtag.
Alla fine di tutti i cortometraggi, il pubblico ha espresso su un foglio le sue preferenze. Sul podio troviamo al terzo posto “Notus” al secondo “I’nusce” e al primo gradino del podio “Reconnect”. È possibile visionare i corti sulla pagina Facebook di Tagliacorto, per poter votare con un like il proprio preferito: il 21 agosto sarà decretato il vincitore del premio web.