È iniziato il processo all’imprenditore nocese Donato Mottola, accusato dalla Procura di Bari di aver pagato una tangente all’allora Capo della Protezione Civile Marco Lerario in cambio di diversi appalti.
Alla prima udienza si è svolta la costituzione delle parti e l’ammissione delle prove.
Nel dettaglio l’imprenditore nocese dovrà difendesi dalla accusa di corruzione per una presunta tangente da 20mila euro consegnata all’ex dirigente della protezione civile regionale Antonio Mario Lerario il 22 dicembre 202. La tangente, secondo l’accusa, veniva consegnata all’interno di un pezzo di manzo pregiato: la manzetta.
In cambio, Mottola riceva appalti della Regione Puglia da Lerario.
Per questa vicenda, come riportato dall’Ansa, Donato Mottola è agli arresti domiciliari dal 26 dicembre 2021.
Nella prossima udienza, che avverrà il 10 novembre, saranno ascoltati dal collegio giudicante i primi sei testi dell’accusa ed, anche, i finanzieri che hanno condotto le indagini.
Nel processo è costituita parte civile la Regione Puglia.