NOCI – A due anni e mezzo di amministrazione di sinistra a Noci, sembra sia arrivato il momento di fare chiarezza su alcune zone d’ombra. La minoranza, compatta, ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale entro il 6 Gennaio 2016, con oggetto la “verifica politica”. Difficile negare alla popolazione nocese un chiarimento in merito, alla luce della “strana maggioranza” o “matrimonio innaturale”, come lo chiama la consigliera Lobianco. Ad aumentare l’entropia politica è il subentro al compianto Francesco Gentile da parte di Francesca Gigante, che per ben tre consigli comunali non si è dichiarata appartenere né alla maggioranza né alla minoranza. Una presenza anomala ed autonoma in consiglio comunale, una posizione tra l’originale e l’extraistituzionale. Il sud si sa è creativo, ma stavolta gli elettori si vedono costretti a sostenere i costi di un consiglio comunale per provare a far luce su questa posizione. Anomalie post voto.
Visto il tazebao di NCD apparso in piazza, c’è da scommettere però che l’obiettivo principale della verifica sia figlia del sorprendente comunicato stampa di Stanislao Morea, dove dichiara la sua fuoriuscita da NCD. Facendo il paio con Francesca Gigante, non risulta che Morea, dopo la sua espulsione dal PDL per aver appoggiato il governo locale targato PD e Rifondazione Comunista, si sia mai dichiarato di NCD in consiglio comunale, nonostante i reiterati stimoli. Nel comunicato stampa Morea, in palese contraddizione con la sua posizione a Noci, si dice alternativo alla sinistra ed al PD. Sembrerebbe che la mission delle larghe intese si sia esaurita. E a Noci, che tempi si prevedono per l’esaurimento della mission delle larghe intese? Da come hanno diviso le cariche politiche, in perfetta armonia e secondo il manuale Cencelli, Nisi e Morea sembrano lanciati dritti dritti verso i cinque anni. La verifica politica ci dirà come Morea intende realizzare la sua “linea inequivocabilmente alternativa alla sinistra” o finirà il mandato col partito comunista?
Altrettanto interessante sarà conoscere la posizione del PD locale, per capire se c’è almeno un lieve imbarazzo a fronte delle parole di Morea di “inequivocabile” distanza dal PD. La parola al capogruppo Fabrizio Notarnicola, che a fronte di una posizione politica così forte potrebbe anche chiedere una sfiducia del Presidente del consiglio.