Terza stagione con la maglia martinese per le sorelle Intini

NOCI – La società martinese di calcio a cinque femminile, militante in serie A, nello stesso campionato della New Team Noci, si assicura anche per quest’anno la prestazione delle due sorelle nocesi Antonella (in foto a sinistra) e Alessia Intini (a destra). È la società stessa a confermarlo, lo scorso giovedì, con una nota sulla propria pagina Facebook. Per le giovani ragazze nocesi è la quarta stagione l’una al fianco dell’altra nella stessa squadra e da due anni indossano la maglia martinese, a disposizione di mister Christian Fanizzi.

Le sorelle sembrano confermare la tesi secondo la quale “il calcio si ha nel sangue” e questo gene calcistico ha consentito alle due di intraprendere carriere che ben presto si sono incrociate.  Antonella, infatti, classe ‘92, ha esordito nella New Team Noci, mentre la diciottenne Alessia ha iniziato nel calcio a 11 maschile nocese. Nel 2011 Antonella passa all’Effe Gi Castellana e all’età di 14 anni Alessia la segue. Nel 2014 le due sorelle sposano il progetto martinese, decisione che Alessia commenta dicendoci «ho scelto il Martina tre anni fa, una società molto seria, con un allenatore competente e molto aggiornato».

Il Martina la scorsa stagione ha chiuso il campionato in serie A, girone C, in quinta posizione e vanta l’aver ottimamente figurato alla Final Eight di Coppa Italia a Pesaro lo scorso marzo. Militerà anche quest’anno in serie A, anche quest’anno nel girone C e anche quest’anno si sconterà con la compagine nocese di mister D’Ippolito: il primo derby sarà disputato al PalaFiore il 29 ottobre, nella quinta giornata di campionato (data di inizio 2 ottobre). Le sorelle Intini, con il calcio nel dna, sono pronte a scendere in campo ancora una volta insieme, prima però ci concedono un’intervista.  Doppia, ovviamente.

Come e quando è nata la sua passione per il calcio?

Antonella: Non posso e non so dire quando. Da che io ricordi ho sempre vissuto e convissuto con questa passione. È nata, vivrà e tramonterà con me.

Alessia: Sin da quando ero piccola ho sempre avuto questa passione. Mia sorella ha giocato un ruolo fondamentale. Come dico sempre, io ho solo seguito le sue orme, iniziando così a giocare con i “maschietti” a 10 anni.

 

Quali sono i pro e i contro del giocare nella stessa squadra?

Antonella: Pro il migliorare insieme e il prendersi come punto di riferimento a vicenda: lei ha qualità che io non possiedo e, molto spesso, la osservo, tento di imitarla. Lei fa altrettanto con me. I contro: avendo molta confidenza è più semplice bisticciare nei momenti di poca comprensione o di stanchezza fisica/mentale, sia in partita che in allenamento.

Alessia: Avere una sorella in squadra non è semplice, ma gioca a livello motivazionale. Gli stimoli aumentano, ma aumenta anche il nervosismo alle volte. Tra di noi non c’è assolutamente competizione, anzi lei mi incentiva a fare sempre meglio.


Qual è il maggior pregio di sua sorella e quale il suo più grande difetto?

Antonella:  Pregio il cosiddetto “talento innato”. Il più grande difetto: spesso accoglie con atteggiamento permaloso o stizzito le critiche, se non è d’accordo con esse.

Alessia: La tecnica non è il suo forte, ma la sua visione di gioco e soprattutto la sua velocità fa di lei una giocatrice fondamentale.

 

Sul piano personale, qual è il suo obiettivo per la prossima stagione?

Antonella: Risposta semplice: migliorare.

Alessia: L’obiettivo è sicuramente migliorare la posizione in classifica rispetto l’anno scorso, con gioco di squadra ed impegno, ma soprattutto cercare di crescere calcisticamente parlando.

 

Qual è la sua massima aspirazione nel mondo calcistico? E quale il suo modello di riferimento?

Antonella: Non ho aspirazioni massime, ma desidero giocare per  molto tempo ad alti livelli e migliorare, anno dopo anno, la mia tenuta tecnica/atletica nonostante il passare dell’età. Non ho modelli di riferimento ideali o che si incarnano in una persona; mi piace osservare ogni mia compagna e prendere da ognuna aspetti positivi che, magari, non ho.

Alessia: Essere arrivata in Serie A a 17 anni per me è già un traguardo, rimango con i piedi per terra, ma un domani la Nazionale sarebbe un obiettivo da raggiungere. Non ho un modello di riferimento nel calcio a 5, non sono molto aggiornata in materia, ma figure come Alessandro Del Piero e Javier Zanetti sono fondamentali per qualsiasi sport.

 

Cosa pensa della squadra di calcio a 5 femminile nocese, New Team Noci? Con quale spirito l’affrontate in campionato?

Antonella:  Penso che, come tutti, abbia aspetti positivi e negativi. Tra quelli positivi, sicuramente, la solidità della struttura societaria che non è fatiscente ma attiva a livello regionale e nazionale da molti anni. È una costante tra le società pugliesi. Tra quelli negativi, l’aver incitato la nascita di una rivalità troppo competitiva e quasi ingiustificata prima con l’Effe Gi Castellana e poi con il Martina/Monopoli (squadre in cui ho giocato). Ma devo comunque molto a loro perché mi hanno lanciato nel mondo del calcio a 5 e sarò loro sempre grata.

Alessia: Si punta sempre a vincere, il Noci non ha nulla di più o meno. Sicuramente, personalmente parlando, si ha un’emozione diversa quando si gioca contro la squadra del proprio paese.

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