NOCI – Lo scorso 30 giugno, a conclusione del progetto Un giorno solo non basta promosso dai responsabili del progetto SPRAR- La nuova dimora, il quale ha interessato con varie iniziative l’intero mese di giugno, l’atrio adiacente la Biblioteca Comunale ha ospitato una gara di cucina interculturale grazie alla collaborazione dell’Istituto “Eccelsa” di Alberobello, dell’Istituto alberghiero “Consoli-Pinto” di Castellana Grotte e della “Matarrese Grandi Impianti” di Alberobello, che ha fornito gli utensili da cucina.
La serata è stata un’occasione per proporre al pubblico uno show cooking con degustazione finale di due piatti etnici, samosa di carne di manzo con coriandolo verde e menta e riso con pollo e peperoni, e di una pietanza della tradizione pugliese, rappresentata da un’insalata di strascinate di grossetto con melanzane, funghi cardoncelli, pomodorino secco, rucola e cacioricotta affumicato. La preparazione dei piatti è stata effettuata da due squadre: la prima composta dal un ragazzo senegalese, dal vice sindaco Marino Gentile, dall’assessore Lorita Tinelli e da Giuseppe Cassone, operatore SPRAR; e la seconda rappresentata da un ragazzo bengalese, dall’assessore Lucia Parchitelli e da Valeria Tinelli, operatrice SPRAR.
Le due squadre sono state affiancate dallo chef Paolo Miccolis e dai suoi giovanissimi assistenti, nocesi e putignanesi, Luca, Marianna, Cosimo e Rosmery. A votare le pietanze proposte invece, è stata un’attenta giuria composta da Teresa Parchitelli, istruttrice della Salvamento Academy, e Vito Donato Giuliani, presidente del Consorzio Doc di Gioia del Colle, che ha promosso come vincitrice la seconda squadra. La degustazione dei piatti realizzati è stata accompagnata dal Primitivo di Gioia del Colle e dal Fiano Minutolo, messi a disposizione dal signor Giuliani.
Inoltre, parallelamente alla gara culinaria, sono state lette alcune testimonianze dei migranti ospitati dal progetto SPRAR a cura del presentatore, il giornalista Antonio Lorusso, affiancato da Livia Cantore, responsabile del progetto SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), la quale ha parlato del loro ruolo sul territorio, essenziale per fornire una nuova possibilità a chi approda, senza portare nulla con sé e in cerca di aiuto, sulle nostre coste. «A Noci ci sono delle case in cui i rifugiati – donne singole, uomini singoli e nuclei familiari – vengono accolti e fanno delle attività: corsi di italiano, corsi di formazione, tirocini formativi. Si tratta di percorsi di cittadinanza italiana, di conoscenza e di socialità. “Un giorno solo non basta” perché secondo noi tutto l’anno dovremmo badare ai rifugiati. Ci piacerebbe che quella socialità venisse perseguita in comunione con loro». Inoltre, in questi giorni il progetto SPRAR ha condotto una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Io sto dalla tua parte”, consistente in una serie di scatole, provviste di cartoline, lasciate presso associazioni, scuole e negozi, con le quali i passanti sono stati invitati a lasciare un messaggio di benvenuto ai rifugiati. Le cartoline raccolte sono state esposte per l’intera serata, mostrando a tutti le molteplici riflessione riportate.
“Un giorno solo non basta” infatti, è stato proposto proprio per abbattere i pregiudizi, grazie al coinvolgimento del Centro D’ascolto Caritas, del Centro Anziani, dei gruppi Scout, della cooperativa sociale SoleLuna, della radio locale Yes We Radio, dell’istituto nocese Agherbino, della cooperativa Una porta di speranza e di numerose associazioni quali Nero e non solo, Micaela, Quasar e Consorzio Mestieri Puglia. Inoltre, con questo evento conclusivo si è raggiunto l’obiettivo di favorire l’interazione tra differenti tradizioni e culture, invitando a riflettere sul tema dell’accoglienza.
Nel corso della serata è intervenuto anche Piero Monarda, coordinatore didattico dell’Istituto Eccelsa, che ne ha raccontato la storia, e al termine dell’evento vi è stata la consegna degli attestati di partecipazione a tutti i cuochi che si sono messi in gioco in questa bella esperienza interculturale.