NOCI – Con l’appuntamento di lunedì 20 febbraio si è concluso il progetto “La scuola in biblioteca: letture ad alta voce per stare insieme in amicizia”. Inaugurato a novembre 2016, il progetto formato da sei incontri, uno al mese, ad eccezione di novembre e febbraio, ha visto il susseguirsi di volontari come Fenisia Gramolini, Adriana Iannucci, Ezia Luzzi, Maria Lucia Mastropasqua, Giulia Basile, Rosalba Bratta, Danica Pettinato e Vincenzo Fatalino, i quali hanno intrattenuto per ogni incontro più di 70 bambini, dalle 16.00 alle 18.00 del lunedì, giorno di chiusura pomeridiana della biblioteca.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Biblioteca Comunale Mons. Anastasio Amatulli e gli alunni delle classi terze, sezioni C e D, e quarte, sezioni A – B, della Scuola primaria 1° Circolo-Cappuccini, su iniziativa delle maestre Maria Laera, Domenica Palattella, Angela Scialpi e Annalisa Villino, le quali hanno dedicato anche le ore pomeridiane a stare con i loro alunni.
Il progetto si pone come obiettivo lo «sviluppo della lettura, attivando un itinerario educativo-didattico che miri a un approccio della lettura, favorendo l’incontro con il libro in un clima ludico, di divertimento ed emotivamente significativo» il quale, possiamo dire, è stato brillantemente raggiunto. Due, soprattutto, i valori fondamentali trasmessi ai bambini: il piacere della lettura unito allo spirito dell’amicizia, i quali hanno fatto da filo conduttore a tutti gli argomenti trattati nei vari incontri.
Tra gli ospiti dell’ultimo appuntamento, dopo cinque incontri tutti al femminile, troviamo il direttore della Biblioteca Comunale Giuseppe Basile, il dirigente dell’istituto Giuseppe D’Elia e il poeta Gigetto Perani (meglio conosciuto con il nome di Pietro Gigante) del Centro Studi sui Dialetti Apulo-Baresi. Il trio ha trattato il tema della poesia perché essa «non è altro che una forma di espressione della creatività umana» come spiegato da Giuseppe Basile, il quale ha letto le poesie Non ho bisogno di denaro di Alda Merini, Il ricordo di un amico di David Maria Turoldo, Amici di Gianni Rodari e Aprimi fratello di Rene Philombe. Si cambia lingua invece con le poesie interpretate da Pietro Gigante, il quale ha interpretato la poesia Tre Parole in dialetto napoletano e U sorge ‘mbise, il classico dolce delle festività pasquali, in dialetto nocese. A conclusione del suo intervento, Pietro Gigante ha letto ai bambini il divertente e sgrammaticato tema, scritto un po’ di anni fa, di un fantomatico alunno, il quale descrive le sue vacanze natalizie.
«Ciò che noi vogliamo attraverso questo progetto è che voi impariate da subito ad amare i libri», ha commentato, infine, il dirigente Giuseppe D’Elia. «Dovete leggere in continuazione. La lettura è l’unico nutrimento della mente e la mente si nutre solo di cultura. E la cultura la troviamo nei libri che sono l’espressione di una persona che ci parla, nonostante questa non sia di fronte a noi. Lei non c’è ma le sue parole rimangono. Passano da una generazione altra e formano il pensiero, formano il carattere e migliorano la qualità della vita. La cultura è relazione, comunicazione e amicizia. E attraverso di essa i popoli riescono a migliorare il mondo in cui viviamo». Concludendo, su invito del direttore della Biblioteca, il dirigente scolastico legge ai suoi alunni le poesie Frammeti e L’isola da lui scritte e raccolte in un libro.
Prima di salutarsi e dire arrivederci al luogo che in questi mesi ha fatto come da seconda casa ai bambini, le insegnanti e gli alunni hanno donato alla biblioteca un cartellone con su scritto Leggendo diamo colore alla fantasia, accompagnato dai disegni colorati di fiori e farfalle con i nomi di tutti gli alunni che hanno preso parte all’iniziativa. Inoltre, un altro cartellone è stato esposto in questo ultimo incontro, dove i bambini hanno attaccato una parola che gli è rimasta impressa in questi sei appuntamenti. Infine, le insegnanti hanno donato alla biblioteca i libri La fabbrica delle parole e Guizzino, due libri letti nel quarto incontro, i quali andranno ad arricchire il patrimonio della biblioteca e ogni bambino ha ricevuto un attestato di merito per la partecipazione al progetto.
Data la positività del progetto e la grande partecipazione da parte delle quattro classi coinvolte, l’appuntamento sarà sicuramente ripetuto con l’arrivo del nuovo anno scolastico.