Una nocese a Codogno: “serve senso civico”

NOCI – Anche oggi LeggiNoci ospita la voce di una nocese che è attualmente al Nord, più precisamente proprio a Codogno, da dove il terribile Covid-19 ha mosso i primi passi.

“Sono Elisabetta Sansonetti, nocese, ma mi trovo nel cuore della zona rossa: lavoro in un ospedale a Codogno, sì proprio lì dove tutto è iniziato. Vivo in un paese vicino, a 3 km. Sono qui dal 2004 per lavoro e sono sposata con un ragazzo di qui ed ho una bambina.

In questo periodo ho qui anche mia madre, salita per fare un intervento. In questo momento buio ho comunque deciso di restare qui, perché mi è stato insegnato che le cose vanno affrontate, non bisogna scappare davanti alle difficoltà. Serve senso civico.

Ci siamo chiusi in casa, ci hanno chiuso in casa, siamo usciti solo per andare a fare la spesa, il paese era deserto, non circolava neanche una macchina, la gente la vedevi solo nelle campagne che facevano passeggiate. Ma in questi 15 giorni abbiamo riscoperto il piacere di stare a casa, preparare qualcosa di buono, tramandare tradizioni alla mia bambina, ogni giorno andiamo a fare delle grandi passeggiate per i campi: ci siamo inventati una nuova routine.

Ce la faremo, ma solo se davvero tutti ora restiamo a casa. Ce la faremo!”

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