NOCI – Nel mese di maggio si terranno le consultazioni elettorali per eleggere il parlamento europeo ma sembra un evento secondario, di bassa importanza quando, a mio modesto parere, merita attenzione e condivisione. In questa fase storica l’Unione si presenta come istituzione criticata e contesa.
C’è chi critica il burocratismo di Bruxelles e la sua incapacità di decidere o di attuare le decisioni. Chi lamenta la scarsa legittimazione popolare delle istituzioni europee. Chi segnala le debolezze di organismi che appaiono prevalentemente inter-governativi, e quindi, nelle mani degli Stati nazionali. Chi critica gli squilibri europei (in particolare, l’aver affidato all’Unione la politica monetaria, senza avervi affiancato la politica economica e fiscale). Chi lamenta che l’infatuazione europeista ha messo in ombra le nazioni o ha lasciato il nazionalismo nelle mani dei populisti. Chi è preoccupato dall’emergere di democrazie illiberali in Europa (Ungheria e Polonia).
L’Unione Europea è un’organizzazione di carattere sovranazionale e intergovernativo che comprende 28 Paesi membri indipendenti e democratici del continente europeo. Si tratta del più grande esperimento di unione di popoli, culture ed economie differenti sotto una casa comune della storia, con metodi pacifici. L’Unione Europea è un organismo sui generis a cui gli Stati membri delegano una parte o tutta la propria sovranità, in determinati campi stabiliti nei Trattati istitutivi.
Nella politica monetaria è stato completato nel 2002 dalla moneta unica, l’Euro, attualmente adottata da 19 dei 28 stati membri (Eurozona). In ambito bancario, abbiamo l’Unione bancaria, che realizza – o almeno inizia a realizzare – il mercato unico dei servizi bancari e finanziari. Abbiamo inoltre un’unione doganale nata già con il trattato di Roma del 1957, ma completata fra i paesi aderenti agli accordi di Schengen. L’Unione presenta, inoltre, delle politiche comuni: la politica agricola, commerciale, della pesca. La Banca Centrale Europea, attua la politica monetaria per i 19 paesi dell’Unione europea che hanno aderito all’Euro. Scopo principale ufficiale della BCE è quello di mantenere sotto controllo l’andamento dei prezzi (inflazione). Dal 1° gennaio 2014 la BCE svolge anche funzioni di vigilanza sulle banche dell’Eurozona (primo pilastro dell’Unione Bancaria).
Il principale indicatore del successo europeo sta nell’assenza di guerre dalla seconda metà del secolo scorso, in Europa. Già questo basterebbe a giustificare l’importanza di tale istituzione ma se si considera inoltre il fenomeno della globalizzazione l’unione dei popoli europei risulta essere l’unico antitodo alle mire espansionistiche di natura prevalentemente economica di colossi come gli Stati Uniti, La Russia, La Cina. Serve una maggiore consapevolezza del cittadino europeo nel fatto che per affrontare le sfide presenti e future l’appuntamento del mese di maggio è fondamentale per cui bisogna votare rappresentanti qualificati e professionali.