NOCI – «Bisogna saper parlare a chi non la pensa come te. È la prima lezione di politica che ho imparato. Non è possibile che uno possegga tutta la verità e l’altro no. Bisogna tener conto che l’altro possa aver ragione. Il compromesso è l’essenza della verità parlamentare». Lo ha detto Luciano Violante, ospite domenica scorsa al chiostro di San Domenico per presentare il suo ultimo libro “Democrazie senza memoria” e ragionare sulla Costituzione Italiana. E cita alcuni casi di compromesso storico come quello che ha riguardato Alcide De Gasperi e la “legge truffa”.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Domenico Nisi il microfono è passato alla moderatrice Clementina Gentile Fusillo che ha posto alcuni quesiti al docente e magistrato, iscritto PD dal 2007, già presidente della Camera dei Deputati dal 1996 al 2001 e parlamentare sino alla XV legislatura.
Violante evidenzia tramite un excursus storico come sia cambiata la politica e la svolta personalistica derivante dall’ascesa politica nel 1994 di Silvio Berlusconi. «Si è avuta una personalizzazione della vita politica, bisogna restituire alla politica il senso di comunità». La discussione pubblica verte sui temi trattati all’interno del testo edito da Einaudi toccando oltre i “cambiamenti d’epoca”, la globalizzazione, le migrazioni.
“La democrazia non si trova in natura: – è scritto in quarta di copertina – è un prodotto artificiale, frutto della ragione e del desiderio di libertà. Se non è curata, alimentata e potenziata, appare inevitabile la sua crisi di fronte all’apparente maggiore efficacia del dispotismo”.