MOTTOLA – A San Basilio di Mottola, in provincia di Taranto, si è tenuto nella giornata di giovedì 9 novembre 2017 il Workshop dal titolo “Il mondo dei consumatori e quello dell’allevamento sono inconciliabili?”. L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Italiana Allevatori e dall’Ara della Puglia in collaborazione con Ruminantia ®, il web magazine che si occupa di temi zootecnici.
Si è aggiunto quindi dalla terra pugliese un altro significativo tassello nelle attività di informazione, divulgazione e confronto sui nuovi orizzonti della zootecnia nazionale, che nell’affrontare temi quali ad esempio il benessere degli animali, la sostenibilità ambientale dell’allevamento e la certificazione dei prodotti pone l’intero Sistema Allevatori quale protagonista e supporto per un “cambio culturale” che vada a vantaggio sia degli stessi allevatori che dei consumatori finali.
Il Workshop , moderato dal direttore generale di A.I.A., Roberto Maddé, che ha tra l’altro ricordato le tappe principali del nuovo percorso di comunicazione dei valori positivi portati avanti dal Sistema zootecnico nazionale, iniziato negli ultimi mesi e che, ha sottolineato, andranno avanti con altri importanti momenti pubblici in diverse zone del territorio italiano da qui alla fine dell’anno, si è incentrato sugli interventi del direttore del Dipartimento Qualità Agroalimentare (Dqa) Michele Blasi e del direttore di Ruminantia ® Alessandro Fantini.
In particolare, Blasi, trattando il tema della “Valorizzazione della produzione del latte: sistemi e regole della certificazione di qualità”, ha insistito sull’opportunità di un nuovo rapporto tra il settore allevatoriale ed i consumatori, sempre più attenti a questioni quali quelle legate al benessere degli animali, sottolineando la “carta vincente” che il Sistema Allevatori nazionale può mettere in campo con la possibilità di certificare – grazie alla gran mole di dati prodotta con l’attività dei Controlli funzionali sulla produttività animale – per fornire valutazioni e misurazioni precise sullo stato di salute non solo della mandria nel suo complesso ma persino di ogni singola bovina.
Nel presentare il progetto “Stalla Etica”, Fantini ha da parte sua invocato la necessità di modificare atteggiamento ed anche in alcuni casi la terminologia utilizzata dai tecnici e dal mondo scientifico per “avvicinare” maggiormente i consumatori. Gli strumenti per evidenziare la correttezza del proprio lavoro gli allevatori li possiedono, ma probabilmente riesce ancora difficile trasmettere ad un pubblico più vasto e specializzato la vera unicità dell’allevamento italiano. In definitiva, le soluzioni per conciliare le esigenze di “eticità” del prodotto dal lato del consumo e quelle di un equo reddito per gli allevatori esistono.
Nel suo intervento il presidente dell’Ara Puglia Pietro Laterza ha evidenziato come il Workshop , per i temi trattati, abbia esaltato il ruolo dell’Associazione come strumento tecnico di accompagnamento alle imprese zootecniche, in un momento di transizione verso una zootecnia sicuramente più attenta ai problemi dell’ambiente, del benessere animale e della tutela dei consumatori. Da questo punto di vista, ha proseguito il presidente Laterza, la zootecnia pugliese e, in particolare, quella della Murgia che si fonda sull’impresa familiare, rappresenta già un modello di zootecnia ecosostenibile, attenta al benessere animale e, grazie anche al costante monitoraggio fatto dal laboratorio dell’Ara, alla qualità della produzione che si esalta attraverso il rapporto con la fitta rete di caseifici che hanno saputo coniugare nel tempo tradizione ed innovazione a garanzia e tutela del consumatore finale.
Da parte sua l’assessore all’Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Puglia Leonardo Di Gioia, nel suo intervento conclusivo, oltre ad apprezzare la qualità del Workshop , ha voluto rimarcare con forza il ruolo della Regione nel promuovere una zootecnia sostenibile ed attenta alle esigenze dei consumatori, ma soprattutto indispensabile nella conservazione di un ambiente così caratteristico qual è quello dell’entroterra pugliese. L’Assessore ha ribadito come l’Ara sia, per le sue qualità intrinseche, interlocutore privilegiato della Regione e strumento tecnico ed operativo a cui affidare la progettualità attuale e quella che sicuramente potrà svilupparsi nei prossimi mesi, anche grazie alla disponibilità dei fondi del PSR che potranno essere opportunamente indirizzati verso la crescita di una zootecnia di qualità.